Ai lavoratori tagliano gli stipendi, ma ai fedelissimi di Umana importati in Comune regalano qualifiche dirigenziali. E’ legale? Comunque è una vergogna.
Ecco cosa si legge nella Delibera di Giunta Comunale n.226 approvata lo scorso 3 ottobre 2017:
“sostituire il trattamento economico del sig. Morris Ceron, come definito con deliberazione n. 268 del 31 luglio 2015, prevedendo una indennità ad personam, annua lorda per 13 mensilità parametrata all’indennità di posizione dirigenziale di fascia “A” (…)“; e così via per tutto lo staff “personale” (o dovremmo dire “padronale”?) del signor Sindaco: Derek Donadini, Luca Zuin, Micol Stelluto e Carlotta Giusto.
Mentre ai lavoratori abbassano gli stipendi, tagliano le indennità organizzative, riducono il salario integrativo (come se Venezia fosse una città poco cara…), agli amici (tutti importati da Umana), agli yes-men (traduzione: quei che ghe dise sempre de yes!), elargiscono generosissime indennità dirigenziali.
Il Sindaco ha iniziato col profilo basso, senza stipendio, con la Giunta ad indennità ridotte. Il “bel gesto” però è durato poco: passata la necessità di coprire con la propaganda gli scricchiolii della maggioranza in un difficoltoso avvio di mandato, rientrate le sanzioni per lo sforamento del patto di stabilità (per rientrare nel quale sono stati tagliati gli stipendi dei lavoratori), immediatamente la Giunta ripristina le indennità degli assessori aumentandole di ben 1.400 € al mese (da 3.257€ a 4.653€, 5.300€ alla Vice Sindaco).
Era il febbraio di quest’anno.
Adesso, con un contratto integrativo abusivo che riduce ancora il fondo dei dipendenti per rifinanziare le grottesche “idee vincenti”, ecco un nuovo regalo agli amichetti del paròn, che da questo mese vedranno aumentato il loro stipendio di oltre il 60%.
Ci chiediamo se sia possibile retribuire a livello dirigenziale personale non in possesso dei requisiti (la Corte dei Conti ha recentemente condannato qualche sindaco per averlo fatto), ma il nostro giudizio morale è categorico: si tratta di una vergogna e di un nuovo insulto nei confronti del lavoratori.
Al quale si aggiunge una beffa: ogni lavoratore del Comune di Venezia sperimenta ogni giorno l’inefficienza di questo accentramento di potere. Gli assessori non esistono; ogni decisione deve passare, dopo anche settimane di “anticamera”, per i tre yes-men/ghe digo de yes – le altre due beneficiarie della delibera sono la segretaria particolare del Sindaco e l’addetta ai social network…! Inquadrate come Alte professionalità e Posizioni Organizzative! – che comunque non prendono decisioni definitive perché tutto è rimandato agli umori, peraltro piuttosto “variabili”, del Sindaco.
Dopo l’ultima riorganizzazione, che ha disintegrato le Municipalità, le due Direzioni che si occupavano di ambiente e di mobilità e che ha paralizzato per mesi l’intero Comune, attendiamo con preoccupazione l’imminente nuova riorganizzazione, che di sicuro servirà ad assecondare i capricci del piccolo egoarca veneziano: tutti (a partire dal Segretario Generale, quello che dovrebbe controllare la regolarità degli atti) non fanno altro che “dirghe de yes”, e ben pagati per farlo!
Cobas – Lavoratori Autorganizzati del Comune di Venezia